


A pensar male ormai è noto, si commette peccato, ma quasi sempre si ci azzecca. Credo che fosse più o meno questa una delle celebri frasi del divo Giulio (sorrentianamente parlando). Io credo che il progetto di modifica del già impresentabile Lodo Alfano, per salvare il datore di lavoro del proponente (è il suo miglior cliente)il fido Angelino lo abbia costruito in modo che fosse poi emendabile fin dal principio. Solo l'opportunismo politico, in sede di prima stesura, ha fatto sì che fossero apportate le dovute "modifiche" in modo che oggi sia palese lo squilibrio tra organi costituzionali, squilibrio che va assolutamente sanato. Un po' come l'assoluzione di Adriano Sofri, con una sentenza poi definita suicida: si scrive in modo che possa solo essere annullata per poi portare l'affondo finale in sede dibattimentale. Il Lodo del fido Angelino è stato scritto male in un momento in cui era utile scrivere male, poi si emenda (in estate è molto meglio) a proprio piacimento, rendendolo ancora più odioso agli occhi delle persone oneste. Retroattivo non solo per il Presidente della Repubblica ma anche per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per tutti i Ministri, compreso il neo ministro Brancher. Come hanno fatto a non accorgersi della disparità tra organi? Adesso va solo apportata una piccola postilla e il gioco è fatto. Ieri la retroattività era scongiurata per non alimentare le ragioni dell'opposizione. Oggi, a ridosso degli ombrelloni e delle sdraio e con Minzolini al TG1, si agisce e si mette definitivamente in salvo il divonano. Ciliegina sulla torta ci si mette anche la lingua biforcuta di Umberto Bossi (parla in un modo ai comizi e in un altro in Parlamento) a dargli man forte, basta che porti a casa uno straccio di federalismo, al diavolo i costi sociali ed economici. Sono convinto che Bossi se ritenesse la crocifissione del divonano utile a far cassa lo abbandonerebbe immediatamente e si armerebbe di martello e chiodi. La sua storia dimostra che sarebbe capace di agire in tal senso.
Personalmente non mi stipisce più niente, nè mi offende più nulla di ciò che stanno facendo a questo Paese. Mi chiedo: cosa volete per smetterla? Facciamo così: ci consegnamo tutti con un cartello appeso al collo con su scritto: "Bravi, avete vinto". Però poi, dopo, governate. E lo fate per il bene del Paese, quello che va dalle Alpi all'Etna ed ancora più giù. Poi dopo la smettete di dire oggi quel che è noto da 2 anni e che avrebbe meritato ben altri provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle imprese. Poi la smettete di abolire tasse dalla porta, per poi farle rientrare dalla finistra dei Comuni e delle Regioni. Poi la smettete di raccontarci la favoletta delle liberalizzazioni per poi scontrarci con la dura realtà delle lobby e delle varie caste che frenano qualsiasi tentativo di maggiore competitività. La smettete con il "nuovo modello di relazioni sindacali", maschera della volontà di abbattere quel poco di opposizione esistente. La smettete di far passare come riforma quella che è macelleria culturale. State sfasciando anche quel poco di buono che la scuola PUBBLICA italiana ha prodotto negli anni. A proposito ministra Gelmini ma lei in quali scuole è andata per partorire idee come quella del maestro prevalente e del tempo pieno che pieno non è, al massimo è un posto tranquillo per fare i compiti del giorno dopo.
Salvatore Cuoco
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