Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

DirLe che non intendo entrare nelle prerogative di un PdR,
di non valerLa tirare per la giacchetta, sarebbe falso ed ipocrita. Intendo
farlo perché credo mi sia consentito interloquire con il mio Presidente,
rispettando i canoni della civiltà e dell’educazione.
Un segnale Lo deve
dare ma al mondo intero. Di quei segnali che fanno da contraltare ai tanti
eccentrici che in questi 20 anni abbiamo mandato in giro. Di quelli che hanno
fatto avere a leader europei atteggiamenti inqualificabili quando gli è stato chiesto
qualcosa a proposito dell’allora nostro Presidente del Consiglio. Come ha
affermato De Gregori in questi giorni, sono gli unici secondi in cui la gran
parte degli italiani si sono sentiti berlusconiani. Perché quei sorrisi sarcastici erano rivolti a
tutti gli italiani. Ecco, un segnale va dato prima di tutti a quei due leader e
ai loro rispettivi popoli. Uno di loro già non è più niente in patria
figuriamoci in Europa, ma l’affronto resta. Ho pensato allora, con rammarico
che in fondo ce lo meritavamo, come oggi meritiamo un segnale riparatore. Un
segnale che dica che in questo Paese la legge, quando riesce ad esprimersi, è
uguale per tutti. Che le sentenze si rispettano e si applicano
indipendentemente dal destinatario. E non deve farLe da scudo il fatto che il
soggetto sia il leader di uno schieramento politico. Il problema lo deve
risolvere quello schieramento. Partiti che non siano “scalabili” sono partiti
che La dovrebbero preoccupare. Ma questa è un’altra storia. Come non deve farle
da scudo la reazione dei mercati. Questi saranno ben lieti di prendere atto che
ci avviamo ad essere una democrazia come tutte le altre, non possono punirci
per il fatto che rendiamo eseguibile una condanna per frode fiscale. Non si
faccia convincere dalla similitudine con il caso Sallusti. È falso! Sallusti era
stato condannato per un reato che aveva a che fare con il suo ruolo di
direttore di giornale e su quello che lui aveva autorizzato a pubblicare. Idee,
pareri, non condivisibili, ma idee e pareri. Il condannato Berlusconi ha
frodato il fisco, ha tratto vantaggio per lui e le sue aziende ai danni dei
contribuenti italiani. Di peggio ci sono solo i reati di violenza contro le
persone nelle sue più disparate fattispecie.
Mandi quindi il segnale ma di rispetto assoluto dei principi
della legalità, di rispetto assoluto di quanto sancito nella parte dei princìpi
della nostra Costituzione, di conformità a quanto c’è scritto in tutte le aule
di tribunale a caratteri cubitali: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.
Con il massimo rispetto
Salvatore Cuoco (un anonimo cittadino italiano)