mercoledì 7 agosto 2013

Il video inserito è reperibile un po' su tutti i siti di informazione. Non sarebbe necessario aggiungerlo vista la dimensione del blog, ma voglio conservarlo a futura memoria tra le pietre miliari delle cose dette, promesse ed enunciate e mai messe in pratica e realizzate dal nostro signore di Arcore.
http://video.corriere.it/quando-berlusconi-diceva-gli-evasori-devono-farsi-parte/bc722f54-fba4-11e2-be12-dc930f513713

martedì 2 luglio 2013

Non è una minaccia e nemmeno una promessa

Ho riaperto dopo tanto tempo il Blog Megaride che nell'ormai lontano 2009 ho creato. Avevo la presunzione di suscitare un dibattito su quanto avveniva in questo Paese. Di interventi ce ne sono stati pochini e questo perchè probabilmente c'è la seccatura di doversi accreditare, o forse perchè una cosa è discutere al bar o intorno ad un tavolo imbandito, altra è porsi di fronte la tastiera e scrivere, fossero anche i tuoi pensieri. Nel frattempo ho molto usato i forum dei vari quotidiani on line, uno su tutti quello del corriere.it e da ultimo ho "postato" parecchio sul blog di Beppe Grillo, confesso per attaccarlo in modo quasi feroce. Mi diverto molto anche su Twitter, ma 140 caratteri a volte sono veramente pochi, ma ha il grande pregio di essere molto selettivo, a differenza di quell'accozzaglia di banalità e cose serie che è Facebook, che pure di tanto in tanto utilizzo.
Facendo in quegli spazi ciò che intendevo fare con Megaride: dire la mia. Non che sia importante e fondamentale, ma solo perchè alla scrittura, con molta vergogna, non ho mai rinunciato; qualche idea penso di averla e qualche opinione anche. Se poi a qualcuno venisse voglia di interagire sarebbe una gran bella cosa. Ma se non accade poco male. In effetti il blog può essere paragonato anche al vecchio diario, e io con questo spirito voglio riprendere ad usarlo. Il posto dove tutti noi viviamo di spunti ce ne offre quotidianamente.
Ben ritrovato quindi antico scoglio Megaride, te ne stai lì a pochi metri dalla terra più bella che c'è, su di te si sono sdraiate e hanno riposato le sirene prima dell'ultimo tuffo per avvicinarsi alla costa e ancora oggi ospiti l'imponente Castel dell'Ovo, il "promontorio" di tufo con le sue terrazze a picco sul mare.

Salvatore Cuoco

venerdì 14 ottobre 2011

CHI PAGA?







E adesso chi paga? La soppressione di un programma di successo come Parla con me è una perdita secca di risorse in entrata. La chiusura di Passpartout, il mezzo servizio di Fazio, la Gabanelli che solo adesso
sa di avere la tutela
legale, per poter andare in onda senza la museruola, e nel frattempo è passata sul web del Corriere (gran colpo), il passaggio di Ruffini alla concorrenza, adesso la Dandini che approda nel prime time (dalle 21,30 in poi) di La7 dalle prossime domeniche. A tal proposito le polemiche sulla contemporaneità con Riccardo Iacona su RAI3 mi sembra sterile, io credo che prodotti diversi non dovrebbero darsi fastidio. Salvo pensare che i telespettatori della Dandini e quelli di Iacona sono sempre gli stessi. E allora mi verrebbero in mente (non so quanto vera la storia) le corazzate italiane esibite da Mussolini all'alleato tedesco, ignaro che quelle mostrate nei diversi porti erano sempre le stesse corazzate.
Michele Santoro che sbatte la porta per l'impossi
bilità di continuare a realizzare un programma
che si pagava da solo e che portava nelle casse della RAI diversi milioni di €, gli ascolti di RAI2 e del TG1 crollati (grazie Minzolini, le saremo sempre grati). Cosa dobbiamo ancora aspettare? Un valore dell'azienda irrisorio in modo che a qualche "amico" costi poco acquistare il giocattolo? In tempi di crisi profonda, con un governo che traballa e un ministro dell'economia che

oltre le quattro operazioni non sa andare, se riusciamo a pensare di vendere i gioielli di famiglia, perché non ipotizzare anche la messa sul mercato della RAI? Se il prezzo poi è anche conveniente.
Questo governo vuole che i giudici paghino quando sbagliano, giusto, e i manager pubblici che distraggono fette di mercato? E i direttori che rendono il TG della rete ammiraglia
perforabile e perforato?


A quanto ammonta il danno? Mi ripeto, chi paga questa debacle? Ho provato a lasciare queste righe sul sito della RAI. Non è stato possibile. Spero che qualcuno legga e risponda ad uno tra i tanti che regolarmente paga il canone. E lo paga perché lo ritiene giusto, anche quando la maggior parte della programmazione non lo soddisfa affatto, anche quando intravede Minzolini dettare le sue considerazioni su Berlusconi e sui suoi avversari. Perché ritiene semplicemente che se ami la democrazia e sue tante forme di esprimersi devi garantire a tutti il programma preferito. Salvo poi verificare che in RAI ormai non c'è quasi più originalità rispetto al concorrente Mediaset. I format sono gli stessi, chi copia che cosa è difficile stabilirlo. Mai come in questo momento è d'attualità l'acronimo Raiset
Salvatore Cuoco

domenica 5 giugno 2011

La libertà è partecipazione

Oggi la notizia riportata dai quotidiani on line verte su dilemma: sarà Al Gore, Roberto Saviano o Roberto Benigni a fare da testimonial per i referendum di domenica e lunedì prossimi? Mi fa piacere pensare che nomi così “attraenti” possano convincere qualcuno a recarsi al seggio piuttosto che andare a mare. Tanto piove, proprio come oggi. Ma resta il fatto che tutti dovrebbero sentire il bisogno democratico di portare la maggioranza degli aventi diritto ad esprimere il proprio parere. Al di là di cosa si ha intenzione di votare si sente la necessità di affermare un principio base di ogni democrazia: la partecipazione alla vita politica e alle scelte che riguardano tutti noi quando la politica dei partiti non riesce a trovare una sintesi condivisa. Il referendum supplisce a questa mancanza e non dobbiamo sottovalutarlo.

Se sui due quesiti dell'acqua pensiamo che è giusto fare profitti (+7% sull’investimento fatto) perché il servizio poi migliora, andiamo al seggio e votiamo no. Se pensiamo il contrario, perché l’acqua è un bene comune ed è immorale fare profitti su un bene naturale e irrinunciabile, votiamo SI. Se riteniamo giusto che per il solo fatto di essere Presidente del Consiglio o Ministro possa rappresentare un impedimento a recarsi alle udienze, se si è sospettati e poi indagati per aver commesso un reato comune, andiamo al seggio e votiamo no; se pensiamo che tutti sono uguali davanti alla legge, facciamoci questa passeggiata sotto la pioggia, casomai cantando allegramente e votiamo SI. Se non possiamo fare a meno del nucleare e accettiamo di convivere con il rischio, andiamo a dirlo votando no. Se al contrario siamo consapevoli dei rischi e accettiamo di modificare il nostro stile di vita perché a tutto c'è un limite, nel segreto dell'urna votiamo SI all'abrogazione della norma che rende possibile la costruzione di centrali sul nostro territorio. Dove? Non si sa ancora. Insomma non conta come la pensiamo, conta affermare il nostro pensiero. Soprattutto serve sottrarre i referendum a questa logica perversa che conta gli astenuti come voto a favore dello status quo. Il trucco è sommare agli astenuti di sempre quelli del momento. Se i primi sono mediamente il 20/25%, è facile cantar vittoria con solo il 25/30% di astenuti in più, determinando un risultato con un’addizione innaturale, sbagliata nel postulato: si sommano mele e pere. La chiesa cattolica l’ha capito. In occasione dei referendum del divorzio e legge 194 schierandosi apertamente si è resa conto della distanza siderale che c’è tra le gerarchie vaticane e i fedeli “di base”. Quindi per correre ai ripari si è percorsa la strada dell’astensionismo giustificandola con la complessità della materia, quando si è trattato di affrontare la legge 40 sulla fecondazione assistita. Siamo stati truffati di un risultato certo perché gli astenuti totali (le mele e le pere) sono stati più di quelli che si sono recati alle urne (solo pere o mele, a seconda i gusti) . Oggi ci ritroviamo con una legge che chiamare talebana è fargli un complimento. In materia di fecondazione siamo al medioevo oscurantista.

In virtù di tutto questo e per tante altre ragioni io domenica, di buon ora, andrò a votare e mi auguro che tutti, ma proprio tutti, sentano il bisogno di fare ciò che la politica dei partiti non ha saputo o potuto fare.

Buon voto a tutti

Salvatore Cuoco

venerdì 3 giugno 2011

giovedì 7 aprile 2011

Questo è l'elenco dei parlamentari che hanno votato per il passaggio al Tribunale dei Ministri delle note vicende riguardanti il Presidente del Consiglio e le sue serate in quel di Arcore (MI).
Non è una lista di proscrizione, ha il solo scopo di dare un nome e un cognome a tutti coloro credono nella favola di un suo interessamento al solo scopo di non incrinare i rapporti diplomatici con l'allora Presidente egiziano Mubarak, visto che la ragazza marocchina, fermata per furto, si era presentata come sua nipote. Con questo voto comunque questi parlamentari hanno anche definitivamente accertato che l'asino è un animale che vola e che il cammello è in grado di passare attraverso la cruna di un ago (quindi è tutto più facile).

Salvatore Cuoco

Gruppo Popolo della Libertà
Fabrizio Cicchitto, Massimo Enrico Corsaro, Sabatino Aracu, Simone Baldelli, Maurizio Bernardo, Isabella Bertolini, Maurizio Bianconi, Salvatore Cicu, Domenico Di Virgilio, Pietro Laffranco, Osvaldo Napoli, Barbara Saltamartini, Jole Santelli, Gioacchino Alfano, Sabatino Aracu, Maria Teresa Armosino, Filippo Ascierto, Mario Baccini, Lucio Barani, Emerenzio Barbieri, Michaela Biancofiore, Mariella Bocciardo, Giuseppe Calderisi, Remiglio Ceroni, Luigi Cesaro, Gianfranco Conte, Nunzia De Girolamo Nunzia, Giovanni Dima, Renato Farina, Fabio Garagnani, Giorgio Holzmann, Amedeo Laboccetta, Pietro Laffranco, Luigi Lazzari, Beatrice Lorenzin, Giuseppe Francesco Maria Marinello, Marco Marsilio, Bruno Murgia, Antonio Palmieri, Massimo Parisi, Enrico Pianetta, Mauro Pili, Giuseppe Romele, Gianfranco Sammarco, Giuseppe Scalera, Michele Scandroglio, Luigi Vitali. Altri membri: Gian Carlo Abelli, Ignazio Abrignani, Angelino Alfano, Antonio Angelucci, Roberto Antonione, Valentina Aprea, Francesco Aracri, Vincenzo Barba, Viviana Beccalossi, Luca Bellotti, Amato Berardi, Deborah Bergamini, Anna Maria Bernini Bovicelli, Massimo Maria Berruti, Sandro Biasotti, Francesco Biava, Paolo Bonaiuti, Margherita Boniver, Marco Botta, Michela Vittoria Brambilla, Aldo Brancher, Renato Brunetta, Donato Bruno, Annagrazia Calabria, Maria Rosaria Carfagna, Gabriella Carlucci, Luigi Casero, Roberto Cassinelli, Carla Castellani, Giuseppina Castiello, Francesco Catanoso Genoese detto Basilio Catanoso, Giuliano Cazzola, Fiorella Ceccacci Rubino, Elena Centemero, Carlo Ciccioli, Edmondo Cirielli, Francesco Colucci, Manlio Contento, Nicola Cosentino, Giulia Cosenza, Giuseppe Cossiga, Enrico Costa, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Rocco Crimi, Nicolo Cristaldi, Guido Crosetto, Marcello De Angelis, Sabrina De Camillis, Riccardo De Corato, Francesco De Luca, Melania De Nichilo Rizzoli, Maurizio Del Tenno, Giovanni Dell'Elce, Simeone Di Cagno Abbrescia, Marcello Di Caterina, Manuela Di Centa, Ida D'Ippolito Vitale, Antonio Distaso, Monica Faenzi, Giuseppe Fallica, Raffaele Fitto, Gregorio Fontana, Vincenzo Antonio Fontana, Nicola Formichella, Tommaso Foti, Antonino Foti, Pietro Franzoso, Paola Frassinetti, Franco Frattini, Benedetto Francesco Fucci, Giuseppe Galati, Vincenzo Garofalo, Fabio Gava, Mariastella Gelmini, Antonino Salvatore Germanà, Niccolò Ghedini, Agostino Ghiglia, Sestino Giacomoni, Gabriella Giammanco, Vincenzo Gibiino, Alberto Giorgetti, Rocco Girlanda, Francesco Maria Giro, Lella Golfo, Isidoro Gottardo, Ugo Maria Gianfranco Grimaldi, Antonello Iannarilli, Maurizio Iapicca, Giorgio Jannone, Enrico La Loggia, Ignazio La Russa, Giorgio Lainati, Mario Landolfi, Maurizio Leo, Antonio Leone, Ugo Lisi, Pietro Lunardi, Maurizio Lupi, Gennaro Malgieri, Gianni Mancuso, Barbara Mannucci, Alfredo Mantovano, Giulio Marini, Marco Martinelli, Antonio Martino, Antonio Mazzocchi, Riccardo Mazzoni, Giancarlo Mazzuca, Giorgia Meloni, Gianfranco Miccichè, Riccardo Migliori, Lorena Milanato, Marco Mario Milanese, Antonino Minardo, Eugenio Minasso, Giustina Mistrello Destro, Dore Misuraca, Giuseppe Moles, Alessandra Mussolini, Gaetano Nastri, Massimo Nicolucci, Fiamma Nirenstein, Settimo Nizzi, Alessandro Pagano, Maurizio Paniz, Alfonso Papa, Adriano Paroli, Gaetano Pecorella, Paola Pelino, Antonio Pepe, Mario Pescante, Giovanna Petrenga, Guglielmo Picchi, Vincenzo Piso, Giancarlo Pittelli, Sergio Pizzolante, Carmelo Porcu, Stefania Prestigiacomo, Marco Pugliese, Fabio Rampelli, Laura Ravetto, Manuel Repetti, Eugenia Roccella, Paolo Romani, Luciano Rossi, Mariarosaria Rossi, Roberto Rosso, Gianfranco Rotondi, Paolo Russo, Stefano Saglia, Elvira Savino, Souad Sbai, Claudio Scajola, Umberto Scapagnini, Maurizio Scelli, Giorgio Simeoni, Francesco Paolo Sisto, Roberto Speciale, Francesco Stagno D'Alcontres, Lucio Stanca, Giorgio Clelio Stracquadanio, Franco Stradella, Giacomo Terranova, Piero Testoni, Gabriele Toccafondi, Salvatore Torrisi, Roberto Tortoli, Michele Traversa, Giulio Tremonti, Mario Valducci, Valentino Valentini, Paolo Vella, Cosimo Ventucci, Denis Verdini, Santo Domenico Versace, Pasquale Vessa, Raffaello Vignali, Elio Vito, Marco Zacchera.

Gruppo Lega Nord
Marco Giovanni Reguzzoni, Luciano Dussin, Lussana Carolina Montagnoli Alessandro, Fogliato Sebastiano, D'amico Claudio, Angelo Alessandri, Stefano Allasia, Massimo Bitonci, Guido Bonino, Umberto Bossi, Matteo Bragantini, Gianluca Buonanno, Corrado Callegari, Davide Caparini, Davide Cavallotto, Giacomo Chiappori, Silvana Andreina Comaroli, Nunziante Consiglio, Jonny Crosio, Manuela Dal Lago, Marco Desiderati, Gian Carlo Di Vizia, Gianpaolo Dozzo, Guido Dussin, Giovanni Fava, Massimiliano Fedriga, Fulvio Follegot, Gianluca Forcolin, Maurizio Fugatti, Franco Gidoni, Giancarlo Giorgetti, Paola Goisis, Paolo Grimoldi, Eraldo Isidori, Manuela Lanzarin, Marco Maggioni, Francesca Martini, Daniele Molgora, Laura Molteni, Nicola Molteni, Emanuela Munerato, Giovanna Negro, Luca Rodolfo Paolini, Maria Piera Pastore, Gianluca Pini, Ettore Pirovano, Massimo Polledri, Fabio Rainieri, Erica Rivolta, Marco Rondini, Roberto Simonetti, Stefano Stefani, Giacomo Stucchi, Renato Walter Togni, Alberto Torazzi, Pierguido Vanalli, Raffaele Volpi.

Gruppo Iniziativa Responsabile
Luciano Mario Sardelli, Giuseppe Ruvolo, Domenico Scilipoti, Maria Grazia Siliquini, Gerardo Soglia, Maria Elena Stasi, Vincenzo D'anna, Maurizio Grassano, Francesco Pionati, Elio Vittorio Belcastro, Massimo Calearo Ciman, Giampiero Catone, Bruno Cesario, Pippo Gianni, Paolo Guzzanti, Arturo Iannaccone, Giancarlo Lehner, Antonio Milo, Silvano Moffa, Giovanni Carlo Francesco Mottola, Carlo Nola, Andrea Orsini, Mario (Ir) Pepe, Michele Pisacane, Catia Polidori, Americo Porfidia, Antonio Razzi, Francesco Saverio Romano, Vincenzo Taddei, Liberal democratici (Gruppo Misto) Daniela Melchiorre, Italo Tanoni. (Gruppo Misto) Aurelio Salvatore Misiti.