Per fortuna siamo in un paese che tutti i giorni da la possibilità di riflettere e commentare fatti di natura sempre diversa. Ieri si scriveva di libertà e tolleranza negata anche a chi la pensa in maniera diversa da noi, oggi si commenta la coppia Mastella-Lonardo e i problemi legati alla loro azione nel beneventano e più in generale in Campania. Ieri quasi tutti a manifestare solidarietà al ex Ministro della Giustizia, pochi a chiedere di tenere separati i problemi umani da quelli politici e giudiziari.
L'operato della magistratura non si attacca sia che il destinatario si chiami Berlusconi sia che si tratti di un ministro (della Giustizia) di un governo di centro-sinistra (io continuo a mettere il trattino). Con l'atteggiamento di ieri, simele a quello di FI, non si va da nessuna parte. Ci si confondono le idee. Mastella avrà modo di dimostrare la sua estranietà nelle sedi opportune, lasciando ai giudici la serenità a poter svolgere il loro prezioso ruolo in assoluta libertà e liberi da tutti i condizionamente e le delegittimazioni politiche. Come è avvenuto fino a pochi mesi fa da parte del governo di centrodestra (il trattino continuo a non metterlo).
A leggere gli stralci delle intercettazioni (guai a limitarne l'utilizzo) mi chiedo: ma cosa ho da spartire con persone che si esprimono in quel modo a proposito della loro attività pubblica? Perchè mi devo sentire complice di amministratori che guardano all'impegno politico come viatico per l'arricchimento personale o per il perdurare del loro potere il più a lungo possibile, anzi per sempre? Anche per via ereditaria. Mastella e la signora Lonardo si facessero da parte, accettassero l'azione dei magistrati e avessero modo di difendersi nei modi previsti dalle norme vigenti.
La classe politica evitasse l'opera di sciacallaggio e facesse sentire ai magistrati di S. Maria Capua Vetere tutto il proprio sostegno.
Salvatore
giovedì 17 gennaio 2008
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1 commento:
Quanta saggezza.
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